“Ciascuno di
noi è, in verità, un’immagine del Grande Gabbiano, un’infinita idea di libertà,
senza limiti”.
Il
gabbiano Jonathan Livingston – richard
bach
Questo libro era il
preferito di Andrea; egli parlava spesso di
quel gabbiano che abbandona la massa dei comuni gabbiani per i quali
volare non è che un semplice e goffo mezzo per procurarsi il cibo e impara a
eseguire il volo come atto di perizia e intelligenza, fonte di perfezione e
gioia.
Il simbolo del
gabbiano lo accompagna in molte sue avventure, simbolo ideale di chi come lui
ha la forza di ubbidire alla propria legge interiore quando sa di essere nel
giusto, nonostante i pregiudizi degli altri; di chi prova un piacere
particolare nel far bene le cose a cui si dedica.
Andrea come il
gabbiano Jonathan, lascia la sua casa e parte per imparare a volare.
Per volare in alto
impara a lottare con le convenzioni, con la fatica dell’apprendimento, con il
timore di non riuscire nella sua impresa. Ma la sua volontà e il suo coraggio
gli permettono di realizzare il suo sogno. Andrea vola e ogni volta che lo fa è
felice, soddisfatto…si sente realizzato.
Ma una mattina di
fine settembre il suo sogno s’infrange su una delle pareti del Monte Penna. A
seguito di un gravissimo incidente aereo Andrea vola via dalle persone che lo
hanno amato e sale verso quel cielo infinito che da sempre aveva sognato di
raggiungere.
Quando si parla di
Andrea sono troppe le cose che si potrebbero dire….che cosa si può dire di un
ragazzo di 23 anni, che era bello, dolce, intelligente, che aveva tanti amici,
che adorava ridere e che amava volare, che ascoltava Ligabue, che amava la
velocità , che avrebbe raggiunto qualsiasi obiettivo perché era un attento e
ostinato sognatore…
Ci sembra più
giusto lasciare che sia lui a raccontarsi per quello che era…
- GLI ANGELI CADONO PER
PRIMI -
“fratellino, ancora non riesco a smettere di piangere,
non posso pensare che te ne sia andato così …lasciandomi dentro un vuoto
incolmabile…eri il migliore amico mai avuto…il fratello, la spalla a cui
appoggiarsi sempre…ehi fratellino ora puoi volare più in alto di tutti
noi…anche del F-104…volteggiare meglio del F-18…anche senza quel brevetto per
cui ogni tanto ti penavi…che brutto sarà non sentirti più in frequenza…ALFA X
RAY saluta e ringrazia…
…ci beccheremo di
nuovo prima o poi…tu prepara il capannone di cui parlavamo sempre, soppalco,
salotto, cucina, elise, rx7 e 2 r1 parcheggiate fra divano e bagno…”
-
Andrea (6/6/2004) -
Guido è scomparso
causa un incidente di moto mentre seguiva lo stesso corso di Andrea per
diventare pilota civile , oltre ad essere amici da tanto tempo, condividevano
lo stesso appartamento a Viterbo.
Andrea e il suo
migliore amico Guido (1/10/1982 – 6/6/2004)
“….Conosco bene
l’ambiente del tuning e mi sono fatto un’idea ben precisa su cosa è la
passione: sento di far parte di un’elite, nonostante in molti ci vedano come
criminali, ma preferisco non curarmi di loro e passare oltre, magari con una
rombatina! Allora cerco di vivere appieno e nel modo più sano questa passione,
frequentando e organizzando raduni, partecipando sempre in prima linea ad ogni
attività…nel rispetto delle norme del codice della strada.”
- Andrea ( elaborare –
marzo 2003)
“ oggi ho volato
con papà ….porca miseria…pensavo di saper volare un po’ ma con lui è tutta
un’altra cosa. È dura e lui è severo, ma mi sta insegnando tanto…solo con lui
ho cominciato a imparare a volare e non a portare l’aereo ….”
-Andrea
(ad un amico)
“non saremo delle star
ma siam noi, con questi giorni
fatti di ore andate per
un weekend
e un futuro che non c’è
non si può sempre perdere
per cui giochiamoci
certe luci non puoi spegnerle
se è un purgatorio è nostro perlomeno
urlando contro il cielo….
Fantasmi
sulla A14
Dai finestrini passa odor di mare,
diesel ,morte, vita
È un po’ come sputare via il
veleno
Urlando contro il cielo…
(Urlando contro il cielo –
Ligabue)
……il tuo ricordo vive……… nelle
parole di tutti quelli che ti hanno voluto bene….
“ andrea ogni volta che berrò un cubano, lo farò con il
rispetto e il ricordo di chi me lo ha fatto scoprire. Ogni sorso sarà una volta
in più in cui ti dirò addio.”
“te ne sei andato volando, probabilmente una delle cose
che più adoravi fare. Continua a volare Andrea.”
“non ho parole, un ragazzo d’oro. Andrea e Guido: anime
gemelle, fratelli, il vostro legame era autentico. “
“ciao Andrea sei stato il primo amico degli Rdo che ho
conosciuto, tanti anni fa oramai. La tua forza, il tuo sorriso, la tua
disponibilità verso il prossimo sono e saranno sempre insieme a me. “
“mi è parsa da subito una persona davvero divina,
simpatica, leale, una persona del massimo rispetto , sempre pronto a sparare
boiate in compagnia, me lo ricordo quando eravamo fuori dalla chiesa a salutare
Guido, ci ha incoraggiati, dicendoci di farci forza, ora mi ritrovo a salutare
proprio quella spalla che in un giorno tanto brutto si è rivelato l’unico
conforto. Dateci un occhio da lassù, spero che il mare di lacrime versate in
questo momento possa dare vita a un mare di felicità quando ci ritroveremo
tutti assieme nell’autostrada del paradiso, dove il solo limite sarà l’essere
felici. “
“un ragazzo semplice, ma grandissimo…eri sempre il primo
a salutare, sempre con il sorriso sul volto, con la voglia di vivere, di
spremerla fino all’ultima goccia. Sei stato e rimarrai sempre un esempio di
vita, un maestro e tutti ti porteranno nel cuore.”
“non faccio altro che piangere, oltre ad un amico, se ne
è andata, inevitabilmente, una parte di me, che mai ritroverò. È stata una
delle poche persone che ho stimato in vita mia, e nonostante le incomprensioni
siamo sempre rimasti amici per la pelle. Mi mancherai fratello….ti voglio
bene.”
“e mò che dovrei scrive? Gli dovevo scroccare i voli in
giro per il mondo, dovevamo andare in giro a fare i cretini con le mercedes,
dovevamo inventare nuovi cocktails..e mo sto solo in camera mia, c’ho un urlo
muto annodato in gola, piango e penso a quanto so stato idiota a non capì
quanto ce tenevo a te come amico e
quanto ce contassi; quando lavoravamo insieme al bar e rompevamo le bottiglie
sognando di diventare grandi barman acrobatici, pazzeggiavamo con i colleghi e
prendevamo in giro i clienti….e te sei stato così veloce, più veloce anche in quello che dovrebbe essere il normale
corso della vita…a 20 anni siamo tutti immortali, abbiamo progetti con
fondamenta di asfalto profonde come la rabbia che muove le mie dita mentre
scrivo in questo momento, ma nessuno pensa mai alle fragili fondamenta del
fragile castello di carta sul quale viviamo…tu eri una certezza, un punto fermo
Andrè.
Ti ringrazio di avermi dato l’opportunità di sentirmi tuo
amico. Ti voglio bene---KEEP IT REAL----
“ti voglio bene, grande pilota, grande amico….grazie di
tutti i ricordi e le cose belle che mi hai lasciato…un bacione fratello.
a Nea
VORREI FERMARE IL TEMPO
E SENTIRE L’ULTIMO
RESPIRO
VORREI PARLARE AL VENTO
E ASCOLTARE L’ULTIMO SOSPIRO
VORREI ESSERE FARO
NELL’IMMENSITA’
DEL TUO CIELO
ED ESSERE GUIDA
AL TUO VOLO INFINITO
VORREI ESSERE SOLE
PER RISCALDARE
LE TRISTI NOTTI
DEL CUORE
VORREI .....
E SO CHE TU CI SEI .
E’ LEGATO A TE :
L’AMORE IMMENSO DI UNA MAMMA
L’AMORE INFINITO DI
UN PADRE
UN CUORE
UN CONTINUO DESIDERIO DI UN ATTIMO
DI VEDERTI ,
ACCAREZZARTI
DI UN BENE VERO
DI UN’ AMORE SENZA
TEMPO ...
E TU NON SEI ANDATO VIA
VOLI NEI
CIELI DEI RICORDI !
IL TUO VOLO TI PORTA NEL CIELO
OVE TUTTO E’ INFINITO
OVE TUTTO SI FONDE
IN OGNI ATTIMO DEL TUO TEMPO .
IO NON POSSO
SEGUIRE IL TUO VOLO
E...
L’IMMENSITA’ DEL
CIELO
PER IL TUO VOLO SENZA CONFINI
SPLENDIDI RAGGI DI SOLE
A GUIDA DEL TUO VOLO SENZA TEMPO
OGNI CUORE UNA
PISTA
OVE POSARE LE TUA ALI ...
E NEL CIELO SPLENDE
Gabriele
D’Andrea